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Convento: il luogo
La costruzione nasce dall'unione di due corpi distinti: la chiesa e il convento, per una superficie complessiva di 1500 mq. Vi si arriva da un breve viale fiancheggiato da cipressi che fronteggia il piccolo portico della chiesa. Quest'ultima è a pianta rettangolare, ampia, costruita in pietra come il bel campanile di cui è foggiata all'estremità sinistra.

La chiesa è organizzata in un'unica navata, i cui lati più lunghi sono occupati da quattro altari in gesso, frutto di una ristrutturazione effettuata nel 1700. Il presbiterio, a pianta quadrata, è definito da quattro pilastri su cui poggiano archi a tutto sesto e coperto da una cupola ribassata ornata con disegni concentrici di nuvolette e angioletti, anch'essi certo più vicini alla tradizione pittorica settecentesca che alla sobrietà tardo quattrocentesca degli esterni. Dietro il presbiterio è il coro, in passato coperto con volta a botte, oggi con una cupola ottagonale vetrata. La chiesa si illumina attraverso finestroni che si aprono in alto sui lati più lunghi e ha una adeguata illuminazione artificiale. La copertura a due falde è sorretta da grandi capriate in legno. Il pavimento della chiesa è costituito da tavole in legno di larice.

Il convento esternamente si presenta assai semplice, è a pianta rettangolare e si sviluppa attorno a un chiostro interno. Altri elementi tipici della tradizione costruttiva monacale sono i lunghi corridoi interni che si snodano attorno al chiostro, coperti con volte a botte e agli angoli con volte a crociera e ritmati da un succedersi di archi con funzione di nervatura alla volta, che si ripetono ad una distanza di circa due metri. L'intervento di restauro è stato limitato alle opere di consolidamento e alla realizzazione di servizi di alta qualità, cercando di preservare il più possibile l'atmosfera originaria del convento.